Saturday, December 31, 2005

la mia droga

si chiama Paris. Chi si fa di questo, chi di quello, io mi fo di Paris. Mi fa stare subito bene, sovrasta ogni blues, mi da uno sballo pazzesco. Centro del mondo, capitale della cultura, della bellezza. En fait… J'ai deux amours…, e forse anche qualcuno in più, ma Paris, è la mia passione. Arrivo, e sto subito meglio. Un effetto potente, pesante solo per i costi e gli effetti secondari, presenti e passati. Pazienza, carpe diem. Saluto dall'alto della colonna di Bastille, dove c'e' l'angioletto dorato, protettore dei bischeri sognatori, a cui appartengo: tante care cose, Amici. Fine d'anno 2005, e poi avanti, verso nuove avventure.
May love and joy prevail.

Thursday, December 29, 2005

il comune di Milano

Dopo-Natale veramente infame,a Milano:il comune ha deciso proprio ora, calcolando bene l'infamia, di sgomberare con la forza qualche decina di poveri neri senza casa, rifugiati in un palazzo abbandonato, dove non disturbavano nessuno (era abbandonato da anni).
Un centinaio di poveri Cristi messi di brutto sulla strada, senza alternative, senza offrire alcun asilo decente. Che infamia, che Comune di merdosi bastardi. Sono indignato, incazzato, inferocito. E impotente.
Mentre scrivo, i poveri Cristi girovagano alla ricerca di un tetto (per una notte li ha ospitati la Provincia, meno male), come profughi di una guerra silenziosa. Mi fa schifo questa città infame, dove è finita quella minima carità che dovrebbe essere il valore della società cristiana occidentale? Dove siamo, come siamo?
Domani parto da qui, e se non fossi costretto, non ci tornerei. Questo paese, dopo Berluscone e i suoi sgherri, è diventato veramente un bruttoposto. Salvo poche, purtroppo, eccezioni.

Sunday, December 25, 2005

Xmas song


I am just a simple soul
I have no religion
but I can tell between right or wrong
every year come December
when the snow falls so pretty
keep thinking that I must try to get away
get away from all this hard sell
and winter madness you call Christmas

On Christmas day I'd rather be out walking
walking down some quiet country lane
hear red robin sing his sweet songs
in the cold frosty morning
a song for an old friend he sings adieu
and a song for a young heart that beats so clear
a song to bring you a quiet and a peaceful new year

(Bert Jansh)

Tuesday, December 20, 2005

Down South


Salerno è una città di mare, sperduta in fondo al sud Italia. Bella,con la visione della costiera Amalfitana e un vecchio centro restaurato e vivo, pieno di botteghe vivaci e interessanti: mozzarelle (this is the mozzarella capital of the world), ceramiche, libri, artigiani di vario genere. Persone garbate e gentili, diverse - ma non saprei spiegare come - dai più smargiassi napoletani. Forse più rustici, stretti tra la campagna e il mare.
Alla stazione, in attesa di un treno, mi colpiscono come un caleidoscopio di scenari visioni di poveri cristi, stravaccati sulle sedie di una sala d'aspetto desolata; altri che si aggirano come lupi famelici e disperati, tra puttane polacche e tossiche, quasi ripugnanti: molta umanità sgangherata e triste. Ci sono però in giro anche giovani ragazzi, piccolini con grandi valigie, risoluti ad andarsene a cercar fortuna, altrove e dovunque. Ci sono anche signori con l'aria da vecchi professori di liceo, gente perbene e silenziosa. In tutto questo porto al tramonto mi domando: ma che ne pensano, di Berlusconi, Fazio, Fiorani e compagnia? Mi tengo il dubbio e riparto, frastornato, per il nord. Intanto passano treni regionali, semivuoti, diretti a Sarno o a Nocera Inferiore. Mi intriga l'idea di andare altrove, verso sud. Ora capisco perfettamente il senso della storia dentro un vecchio film, di Antonioni: Professione Reporter. A volte vorrei sparire via, alla ricerca di un'altra vita. Avranno mai bisogno di bibliotecari o cuochi, alla legione straniera?

the Stringman

…And I'm singing for the stringman
Who lately lost his mum
There is no dearer friend of mine
That I know in this life.

(Neil Young)

“E tutti vivono,
non grazie
alla sollecitudine
che hanno
per se stessi,
ma grazie all’amore
che gli altri
nutrono per loro”

(Tolstoj)

Thursday, December 15, 2005

Arkeo - Saturno


A photo released by the National Geographic Society shows a detail from a Maya mural found at San Bartolo in Guatemala. The mural depicts the birth of the cosmos and the divine right of a king and this portion shows the son of the maize god, patron of kings, with a pair of birds tied to his woven hunting basket, letting blood and offering a sacrificed turkey before one of five cosmic trees. [AP]
Archaeologist William Saturno said Tuesday he was awe-struck when he uncovered a Maya mural not seen for nearly two millennia. Discovered at the San Bartolo site in Guatemala, the mural covers the west wall of a room attached to a pyramid, Saturno said at a briefing.
PS (an archeologist named W.Saturno ? wow!)

Tuesday, December 13, 2005

Delirio, tenerezza e smarrimento


Ho inseguito uno spettacolo di teatro, nel senso che non sono riuscito ad andarci, ma ne ho letto e pensato, e ne scrivo: è quel celebre monologo di Sarah Kane, 4.48 Psychose; interprete, Isabelle Huppert. Una doccia di acido muriatico, una purga di veleno. Monologo di una candidata suicida: delirante, distruttivamente lucido, inquietante. Me lo sono letto, senza la distrazione della Huppert.
Perchè piace e attira un tormento del genere? siamo a Marat-Sade?
Di che si tratta? Vediamo. Intanto, vedo una donna inquietante, Isabelle Huppert, che incarna il tormento femminile più estremo, non a caso lei interprete di Madame Bovary: vedo un suo film tremendo (Chabrol, La Cerimonia) con quell'altra squinternata della Sandrine Bonnard, in cui due povere ragazze, alienate e incarognite, fanno sterminio di una bella e brava famigliola borghese.
Isabelle H. è una sfida, alla possibilità di capire e amare le donne, con quel suo sorriso che ti dice "cipperi, merlo: al massimo puoi scoparmi, innamorarti di me, soffrire - povero cocco - ma scordati alcun possibile effetto o legame, tu sei al massimo un cavallo, ma il cavalier son io".
Un mondo del genere pero' appare difficile da reggere - a l'invers, a-contrario - e dunque le eroine o schiantano (nel senso transitivo: schiantano gli uomini, i figli innocenti, etc) o si schiantano, ossia soccombono.
Novelle Icaro, che troppo in alto volle volare?

Sarah è un nome un po' maledetto: c'era quella stupidotta di Venditti, che si doveva svegliare a primavera (ma poi chissà che combinava) poi quella del Bob, grievous angel, e poi quella biblica, e chissà quante altre via; sta di fatto che ne ricordo solo di tremende. Sarah K., nella foto che ho visto, ha un viso tenero e paffuto, da inglesotta provinciale un po' ritrosa, di quelle che se le incontri ti viene da sorriderci e aiutarle, da farci amicizia; altro che turbe erotiche. Eppure, invece, eccola che scrive:

" sento che il futuro è senza speranza, e le cose non possono migliorare. Sono stufa e insoddisfatta di tutto…
non riesco ad amare. Mio fratello muore, il mio amante muore, sono io che li uccido. Galoppo verso la morte…
Alle 4 e 48 quando la disperazione mi fa visita, mi impiccherò…"

Sento tutto il freddo atroce di poveri cadaveri opachi, il tremendo orrore della realtà della morte: e la violenza sulle donne, e i gelidi rintocchi di una maledizione che aleggia. Vi ricordate Desire' Piovanelli: la immaginate, sapete cosa esattamente le hanno fatto, friends? E le altre? E quante, ancora?
Forse possiamo solo cercare di meditare, sullo strazio che ci gira intorno, e qualche volta dentro, e su questi angeli misteriosi, indomabili (come li chiama il vecchio Volli, recensendo). Invece li facciamo morire, come piante bellissime ma trascurate e incomprese, private di acqua e di luce. Siamo idioti tremendi, con mani lorde di sangue, come Macbeth.

Mi da sollievo non avere figlie, ma mi affligge che mio figlio - la speranza, il futuro - incontri sul suo gia' difficile destino una simile intricata, rovinosa realtà; tanto che non biasimerei la sua ritirata sulle alture difese di una sessualità omo - più tranquilla, più prevedibile -.
La pianura delle battaglie appare tutta ingombra di cadaveri e l'aria sembra irrespirabile. Altro che eroiche gesta. Una carneficina.

Quando penso alle belle ragazze in giro, alla maniera di Jovanotti, un po' mi riconforto; dopo pero' mi piomba addosso la voce strozzata di Sarah K. e mi sento smarrito, nel disagio di non capire, di non sapere, da che parte girarmi, dove guardare e, soprattutto, che fare.
Il tempo della libertà femminile ha aperto voragini oscure, che sembrano inghiottire i nostri vecchi miti romantici, come un autunno di alluvioni.
Dov'è finito il tempo delle alleanze?
E' difficile credere nella comprensione, a queste latitudini Serbo-Bosniache, o Israelo-Palestinesi: insanabile, il dolore sembra tanto incurabile da rendere quasi impossibile, ogni amorevole tentativo di conciliazione.
E poi, nel fondo scuro del cuore, c'è pure la voce del Daimon, Eros selvaggio, a complicare, ancora e di più, la già incasinata equazione.
Di fronte a questo rompicapo tremendo, come non ammutolire, quasi ammaliati, alle urla terribili di Sara K. ?

" Io credevo che tu fossi diverso e che magari la provassi quell'angoscia che certe volte ti traversava il volto, e minacciava di esplodere; e invece tu ti paravi il culo. Come ogni altro povero stronzo di mortale. Per la mia mente questo è un tradimento. E il soggetto di questi frammenti confusi è la mia mente. Niente potrà placare la mia rabbia. E niente potrà placare la mia rabbia. E niente potrà restituirmi la fiducia. Questo non è un mondo in cui ho voglia di vivere."

Se potessi mai incontrarla, quella biondina torbida-sbarazzina di Sarah K., forse mi darebbe un disagio tremendo, ma penso che proverei ad ascoltarla, amarla. In verità, ne ho amato anche di peggiori. Love hurts, ma se non rischi con l'amore, che mai ci stai a fare, in giro?

Friday, December 09, 2005

Harold Pinter, wow

(dal discorso per il Nobel)
«L'invasione dell'Iraq è stato un atto banditesco, un atto di volgare terrorismo di Stato, che dimostra un disprezzo assoluto per il concetto di diritto internazionale. L'invasione è stata un'azione militare arbitraria ispirata da una serie di bugie e da una grandiosa manipolazione dei mezzi di informazione e dunque del pubblico… Abbiamo portato la tortura, le bombe a frammentazione, l'uranio impoverito, innumerevoli atti di omicidio casuale, miseria, degrado e morte al popolo iracheno e abbiamo chiamato tutto questo “portare la libertà e la democrazia”» ha detto Pinter con voce affaticata parlando da una sedia a rotelle, una coperta rossa a coprirgli le gambe.

«Quante persone dovrete uccidere prima di essere considerati gli autori di un massacro o criminali di guerra?», dice Pinter riferendosi ai due alleati americano ed inglese nell'attacco a Baghdad. «Di conseguenza è giusto - sostiene - che Bush e Blair siano portati davanti a un tribunale internazionale di giustizia». Il premio Nobel per la letteratura ripercorre la storia dell'ultimo dopoguerra, a suo avviso anni pieni di esempi di «manipolazione del potere da parte di Washington, mascherata da bene universale». Dopo avere elencato numerosi paesi e situazioni - dai contras in Nicaragua alla detenzione di sospetti terroristi a Guantanamo - e aver denunciato la colpevole responsabilità americana, Pinter ha sottolineato il silenzio che copre realtà drammatiche, «centinaia di migliaia di morti». «Voi non lo sapete», dice. «Queste cose non interessano. Non esistono».

La morale di Pinter (che si è soffermato a lungo nel suo intervento sulla genesi delle sue opere e dei suoi personaggi di cui conosce gli inizi, ma non la conclusione finché non ha finito di scrivere) è che a noi come cittadini «serve una salda determinazione intellettuale per definire ciò che è vero nelle nostre vite e nelle nostre società». In caso contrario, ha concluso, «non abbiamo nessuna speranza di recuperare ciò che altrimenti è definitivamente perso: la dignità dell'uomo».
Well done, good old boy.

Thursday, December 08, 2005

John, sad anniversary

Una sera come questa, sotto casa sua, a New York, un povero scemo gli ha sparato, alle spalle…ricordandoci le profezie di Altman (Nashville) e la pazzia del mondo. Brutte cose, tristi pensieri. John non era un santo, anzi (vedi la biografia di Goldman, inquietante; il ragazzo aveva dei grossi problemi. Senno perchè si sarebbe messo con quella strega tremenda di Yoko?)
Mi ha fatto impressione una foto coi suo occhiali, quelli che indossava quella sera, sporchi di sangue.Scopro con un brivido strano che sono esattamente gli stessi occhiali che ho io, Oliver people brand; li terro' molto da conto.
Immagino, se ci fosse ancora, cosa avrebbe cantato, in questi anni; e ripenso alla mia canzone preferita, Jelous guy.
Naturalmente ci piace pensarlo lassu' con George, a suonare e comporre ancora.

Una compagna


She passed away. Carla Voltolini, una donna ammirevole: ovvero l'antiretorica fatta moglie, di un personaggio come Sandro Pertini. Dal febbraio 1990, quando il suo mondo s'era sfigurato per sempre con la morte di quell'uomo, aveva scelto uno slogan che ripeteva alle cerimonie o agli incontri con i ragazzi delle nuove generazioni: "Che volete che dica ancora? Sandro è stato per me un grande amore, un grande maestro, un grande socialista". Ancora più completa una definizione affidata a Mario Capanna, che la raccoglie e la scrive su Sette nel settembre 1996: "Un uomo affascinante, educato, forte, altruista, generoso, mai una slealtà. Un grande amore. Un grande compagno".Esemplare.

nuovi blog , belle scoperte/52libri & bookcrossing

Sempre grazie al principe, il guru, Duke l'impareggiabile, scopro un blog formidabile, che appena posso linko sul mio: 52 libri. Per un vecchio libraio come me, una botta di gioia, "ma allora non tutto è perduto…", un prozac pulito. Intanto, chi legge un libro alla settimana è un santo, io non arrivo a 20 all'anno, circa, forse. Poi, sono segnalazioni belle, ben fatte, insomma formidabile.
52libri.splinder.com
Leggete, visitate, evangelizzate.
Tra l'altro, si parla di quello che già faccio da spontaneista selvaggio: bookcrossing.
Dunque…
L’idea del base del bookcrossing è molto semplice e condivisibile: se sei innamorato di un libro non ti piacerebbe farlo leggere a più gente possibile?

In America tra il 1999 e il 2001 gruppi di ragazzi lasciavano libri sulle panchine sperando che gente andasse a raccogliere i testi liberati.
Ma.. ma in questo non si veniva mai a sapere che fine avesse fatto il libro; gettato nel pattume? Ritrovato da una persona che se ne è innamorata? Boh!

Nel 2001 l’americano Ron Hornbaker ha un’idea rivoluzionaria.
Dopo aver visitato un sito che permetteva di seguire il tragitto delle banconote attraverso il loro numero di serie, ha pensato di applicare questo al fatto di lasciare libri in giro.
Da qui nasce il Bookcrossing e il suo sito www.bookcrossing.com

Mutazioni alla Scala

SAmbrogio Scaligero.Sul podio che fu del maestro Muti per quasi due decenni, c'è un giovane direttore d'orchestra per la prima volta chiamato a Milano per celebrare il genio precoce di Amadeus (Idomeneo). Nell'era del nuovo sovrintendente Stéphane Lissner, anche lui al suo debutto, la bacchetta va a Daniel Harding, trentenne dal ciuffo ribelle che alle prove arriva in jeans e maglietta. Ben dodici minuti di battimano hanno salutato il debutto della stagione 2006-2007 e, di fatto, sancito il consenso per il nuovo sovrintendente dopo la svolta epocale che, dopo 19 anni, non vede alla Scala l'apertura affidata al maestro Riccardo Muti. Amen.

Tex Willer's corner

Alla fine l'hanno preso. Ante Gotovina uno dei principali ricercati per crimini di guerra durante il conflitto bosniaco è stato arrestato in Spagna, alle isole Canarie, e da lì trasferito a Madrid. Lo ha annunciato il procuratore generale del Tribunale penale dell'Aja Carla Del Ponte che indaga sui crimini commessi nella ex Jugoslavia. Secondo la Del Ponte Gotovina era stato protetto a lungo dallo stato croato prima e dal Vaticano poi.
Nel marzo scorso, l'Unione Europea aveva bloccato l'avvio dei negoziati di adesione con la Croazia, lamentando la scarsa cooperazione di Zagabria nella cattura di Gotovina. Ma il 3 ottobre scorso, a seguito di un rapporto della Del Ponte che forniva assicurazioni sull'impegno croato per la ricerca del generale latitante da dieci anni, Bruxelles aveva dato luce verde all'inizio delle trattative.

Wednesday, December 07, 2005

remember Tsunami?



Mask of sorrow
Sivaranjini Ponnaiya Sinna Karuippan, nine, from northern Sri Lanka, wears a mask of sorrow as part of an Active Theatre Movement drama. Many children are still afraid of the sea.

Monday, December 05, 2005

fallen angels & overdose

Georgie boy non se n'è andato solo, c'erano mezzo milione di persone a salutarlo, a Belfast. Bello e commuovente, ma non capisco: salutavano il povero briacone solitario e suicida? O il giovane asso del calcio, mai dimenticato? Tutti e due, certo, in un miscuglio inquietante; e forse anche il mistero della felicità inafferrabile, o la paura condivisa dell'alcol-veleno. Non so, non capisco bene, non mi piace pensare semplicemente allo spettacolo, celebrato dai soliti idioti che scrivono a colori. Un angelo caduto? Si' forse, come i ragazzi del rock, morti per overdose. Se Georgie avesse visto, forse si sarebbe anche un po' incazzato: dov'erano tutti questi "amici", quando lui beveva e crepava? o era tutto fatale, inevitabile?
Resta la strana, brutta impressione, che nessuno in Irlanda o in Europa faccia molto, sul serio, per curare la malattia sociale dell'alcool; un profit making abominevole. Intanto, nei pub inglesi i ragazzi, mi dicono, vanno a bere come poveri stupidi disperati, e non sono neppure campioni decaduti, ma solo bischeri tristi e solitari. Ecco un'altro perchè gli islamici ci fotteranno:non bevono.

nevica

Neve pesante o Alberi marci ?
Venerdi notte cade la neve a Milano, per la gioia di mamme e bambini, meno per i papa', che guidano e che sanno tutte i pasticci che la neve porta. La neve in città è bella da vedere, di notte, dalle finestre. Poi diventa sporca, un pantano penibile. A Milano questa volta colpo di scena: sono caduti un mucchio incredibile di rami, alberi interi; provocando un infernale bordello, il mattino dopo. Linee di tram bloccate, strade intasate, auto in colonna, code pazzesche. RadioPop dice che son caduti millecinquecento alberi, in città: possibile? Ma che neve di piombo! O sono marci anche gli alberi, in questa simpatica città? In tutta Italia, comunque grandi bordelli sulle strade, e anche Michele Serra ci racconta (sic) la sua disavventura sulla neve, in auto sulla Milano Genova. Andare in treno, molto meglio. Io giro per Milano in motorino, ma sono un vecchio gladiatore.

Saturday, December 03, 2005

andare avanti

“ La luce del futuro non cessa un solo istante di ferirci”
(PP Pasolini, Le ceneri di Gramsci)

Thursday, December 01, 2005

Emoticons (considerazioni emotive)



Ho visto solo oggi il film Vera Drake, che vinse a Cannes un paio di anni fa: storia di donne, aborti, di società e cultura in Europa, anni 50. A parte il valore artistico del film - rigoroso, bello, meritevole di ogni premio e considerazione - facevo riflessioni su questa società italiana d' oggi, sul revanscismo viscido del vaticano, sul riemergere del moralisno cattolico da quattro soldi, che piace tanto alla destra di merda di questo infelice paese. Povere donne. Non a caso, forse, ora compaiono in primo piano le zoccolette alla santanchè (minuscoli tutti voluti), le psicolabili infanticide di Cogne - che tanto piangono - e altre squallide figurine e veline. Siamo arrivati a lorydelsanto, in prima pagina - altra sospetta infanticida, zoccola conclamata - evviva. Ci rappresentano e ci esaltano queste donnine qui, ragazzi? Uhm. Fortunatamente so che ci son ben altre persone femminili, in giro.
Ma lo scenario, da cinquanta anni fa, non sembra molto progredito, nonostante le fiammate femministe del passato. It' a long way, the road to freedom. Da Vera Drake a oggi, troppo poco è cambiato, qui da noi. Forse non è un caso che la figlia di uno tra le più assurde marionette del potere demo-cristiano, il bancario fazio, si sia fatta suora. Povero Nazareno, che brutti rappresentanti. Questa è un'operetta, non una società accettabile.Desolazione e rabbia; e che culo essere maschi.