Wednesday, January 24, 2007

Richard reporter

74 anni, ma ancora giovanile e vispo, uomo lucidissimo e di assoluta sensibilita' e intelligenza, ci lascia "Riccardo" Kapucinsky, il grande e limpido reporter polacco, cittadino del mondo, profondo conoscitore dell'Africa.
Grande senso di vuoto, pensando a chi possa sostituirlo oggi, nella folla dei mediocri che circolano, nel reportage mass-mediatico dominato dalla stupida e parzialissima TV.

Mi rallegra un piccolo ricordo: di averlo incontrato e ascoltato, a Milano per una conferenza, anni fa. Mi fa piacere poter ricordare la sua faccia bella e normale, un bel sorriso da uomo semplice e onesto.
Uno dei giusti, che c'erano ancora in giro. Non retorico pensare di sentirsi un po' piu' soli.
Ciao Rick, dal cielo potrai vedere tutto ancora meglio.

ancora nera

17 anni di galera vi sembran pochi, o abbastanza?

Un'altra vicenda di cronaca nera che ripropone la questione del rapporto
tra emarginazione e colpevolezza: cattivi si nasce o si diventa?

"Lo ha colpito più volte alla testa con una bottiglia, lo ha legato ed
è rimasto a guardarlo mentre moriva dissanguato. Una crudeltà che per
i giudici è in parte "spiegabile" con la situazione di emarginazione
sociale dell'omicida, immigrato senza casa e lavoro, e della sua
arretratezza culturale. Attenuanti, queste, che hanno confermato la
pena ridotta a 17 anni e 4 mesi."

Tuesday, January 23, 2007

Le bestie feroci

2007. La coppia tranquilla che fa una mattanza a Erba, compreso il bambino di 2 anni. Gli attentatori di Baghdad, che macellano decine di innocenti ogni giorno. La donnina di Cogne che si proclama ancora innocente, dopo aver massacrato il suo bimbo, e peggio di lei la sua infame famiglia che la copre, e tutti gli altri sodali opportunisti (l'avvocato sciacallo Taormina!). Gli assassini di Anna P. a Mosca - che donna in gamba, che perdita . Gli innumerevoli assassini che popolano le vie del mondo. Un mondo poco simpatico. Dove si respira male, sempre peggio, aria di zolfo e veleni. Chi diavolo mai ci aiutera', a salvarci? Forse non c'è salvezza, ma solo una ostinata resistenza, per non mollare proprio del tutto. In attesa di un oscuro, misterioso riposo. Intanto, ogni minuto qualche altro povero umano muore di fame o di Aids. Come digerire tutto questo?