Tuesday, December 20, 2005

Down South


Salerno è una città di mare, sperduta in fondo al sud Italia. Bella,con la visione della costiera Amalfitana e un vecchio centro restaurato e vivo, pieno di botteghe vivaci e interessanti: mozzarelle (this is the mozzarella capital of the world), ceramiche, libri, artigiani di vario genere. Persone garbate e gentili, diverse - ma non saprei spiegare come - dai più smargiassi napoletani. Forse più rustici, stretti tra la campagna e il mare.
Alla stazione, in attesa di un treno, mi colpiscono come un caleidoscopio di scenari visioni di poveri cristi, stravaccati sulle sedie di una sala d'aspetto desolata; altri che si aggirano come lupi famelici e disperati, tra puttane polacche e tossiche, quasi ripugnanti: molta umanità sgangherata e triste. Ci sono però in giro anche giovani ragazzi, piccolini con grandi valigie, risoluti ad andarsene a cercar fortuna, altrove e dovunque. Ci sono anche signori con l'aria da vecchi professori di liceo, gente perbene e silenziosa. In tutto questo porto al tramonto mi domando: ma che ne pensano, di Berlusconi, Fazio, Fiorani e compagnia? Mi tengo il dubbio e riparto, frastornato, per il nord. Intanto passano treni regionali, semivuoti, diretti a Sarno o a Nocera Inferiore. Mi intriga l'idea di andare altrove, verso sud. Ora capisco perfettamente il senso della storia dentro un vecchio film, di Antonioni: Professione Reporter. A volte vorrei sparire via, alla ricerca di un'altra vita. Avranno mai bisogno di bibliotecari o cuochi, alla legione straniera?

No comments: