Thursday, April 21, 2005

WIP

WIP = work in progress. Or under construction, permanently.

Firenze - Italia.
La prima cosa interessante da fare qui è cliccare in alto a destra, e visitare altri blog contigui. Cambiano continuamente, random. Ce ne sono da tutto il mondo: India, Giappone (uno bellissimo; purtroppo me lo sono perso, e naturalmente non capivo nulla, ma era meraviglioso), Portogallo, Brasile (lingua lusitana, una musica sublime. Una volta ascoltavo in cuffia le interpreti, a Bruxelles, senza capire nulla, solo per il piacere della musica, bah.).

Qui in Italia, oggi, festa: il nano ladro e bugiardo, il dottore - come lo chiamano i suoi scherani -, il cavalier bella chioma, si è finalmente dimesso. Hurrà, hurrà, hurrà. Buon auspicio dunque cominciare un blog oggi 21 Aprile.
Prima mi ricordava i colonnelli Greci (e questo denuncia la mia generazione; ragazzi, chi si ricorda più di Z , l'orgia del potere? DVD dell'unità, per favore ridateci quel film, di Costa Gravas…).
Allora, si parte a scrivere, dedicando le odierne parole a tutti gli oppositori del regime del signor B. il miliardario disonesto che pensava di comprarsi tutta l'Italia e diventare anche papa. Se esistesse un Dio giusto e caritatevole ce lo toglierebbe di mezzo definitivamente, scaraventandolo giù tra i dannati (Dante!) ma questo forse potrebbe apparire fondamentalismo eccessivo. Eppure…anche l'odio è un sentimento autentico e puro, no? E poi siamo in un blog, suvvia.

Blog di provocazioni, vorrei immaginare. Dite la vostra, compagni dai campi e dalle officine.
Mentre in attesa di una più lunga e meditata dedica corale, rivolgo un pensiero benevolente a tre persone care, in attesa di citarne molte altre.
A Fabio B., amico prezioso, che mi ha sbarbicato dalla pigrizia e mi ha spinto a scrivere un blog. (E anche molto di più: grazie Fabio, sei un mito, come direbbero i ragzzi del bar, di cui mi onoro di far parte spiritualmente).
A Ivan B., nobile coraggioso uomo inglese, che ha scritto un blog sul suo viaggio verso la notte. Che la terra sia leggera su di te, young lord, e il cielo infinitamente accogliente.
A Cleto M., amato magister, ma quasi in nome collettivo, per tutti gli amici cari assenti, quelli che sono partiti prima - dei blog, dei telefonini, dei presenti trastulli -: Cleto è stato un grande spirito e un amico incomparabile; appassionato e sapiente, illuminato come un faro di Bretagna, rassicurante in qualunque tempesta. I velisti capiranno meglio.
A lui, a tutti quelli che hanno lasciato la terra inaspettatamente, involontariamente, penso spesso, perchè vorrei parlarci ancora, ascoltarli ancora. E mi mancano, terribilmente.
Come diceva la bella Camille C. , artista sfortunata, " sento sempre qualcosa che mi manca, e mi tormenta".
O Parigi (ottativo)….
Au revoire, les enfants; qui scrivero' raccontando fatti e ritratti, di cose e persone che mi piace pensare, for the benefit of anyone.
Dixit (pare lo dica sempre un cardinale, e in questi giorni imporporati, mi pare adeguato commiato).

E. / aka Lo zio Henri (come mi chiamava il più simpatico e grande degli assenti, unforgettable Enzone).

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